Comunicato in merito alla proliferazione di moscerini
Come già anticipato al Gruppo delle Famiglie dei Masi, il campione di
moscerini raccolto nel tardo pomeriggio del 12 novembre 2021 dall'Assessore
all'Ambiente del Comune di Imèr alla presenza della famiglia che ha segnalato
il problema, è stato consegnato in data 13 novembre al personale della
Stazione Forestale di Primiero San Martino di Castrozza per la successiva
trasmissione al Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund
Mach.
Visto l'elevato livello di attenzione posto dall'Amministrazione di Imèr alla
tutela della salute dei propri cittadini, sono state richieste ai tecnici
della Fondazione Edmund Mach informazioni sulla specie oggetto del
campionamento, con particolare riferimento alla potenziale pericolosità, le
possibili cause di proliferazione, il probabile decorso e gli eventuali
sistemi di contenimento e prevenzione.
In data 19 novembre è pervenuta presso gli uffici comunali la risposta
ufficiale a firma del dirigente dott. Claudio Ioriatti, il quale informa
che:
- la specie è stata identificata come Opomyza florum, un dittero diffuso in tutta Europa, che svolgerebbe una o due generazioni all'anno;
- la specie sverna da uovo deposto in autunno sul terreno, in prossimità di piantine di frumento, segale, orzo, etc. Le larvette schiudono in marzo e minano il germoglio principale scavandovi una galleria discendente a spirale che determina l'ingiallimento dello stesso e in particolare della foglia terminale. L'impupamento avviene in aprile, gli adulti sfarfallano in maggio, vanno in diapausa estiva e si accoppiano solo in autunno. Vive anche a spese di Poa, Phleum, Agropyrum e può risultare alquanto dannosa nel caso di semine anticipate. A giudizio del dirigente dott. Claudio Ioriatti, la specie non rappresenta un potenziale pericolo per la popolazione e non si ritengono necessari interventi di contenimento.
Grazie alla preziosa consulenza fornita dai tecnici della Fondazione Mach,
l'Amministrazione di Imèr può quindi rassicurare la popolazione sulla
mancanza di pericolosità del dittero che si nutre di frumento, segale,
orzo e altre specie comunemente presenti nei nostri prati (Poa, Phleum,
Agropyrum). Il dittero, sfarfallato in maggio, è appena uscito dalla diapausa
estiva per l'accoppiamento.
LE NOTIZIE APPARSE SUI GIORNALI IN MERITO AD UNA NUVOLA DI INSETTI MAI
VISTI FUORISCITI DAI TELI DI COPERTURA DELLA DISCARICA SONO QUINDI DEL TUTTO
INFONDATE, e si invitano gli autori alla verifica preventiva delle
informazioni pubblicate, al fine di evitare inutili allarmismi.